lunedì 18 febbraio 2008

LINUS LOVES NIXON


La rivista preferita dei nostri genitori recensisce la nostra, di rivista preferita (e la vostra seconda preferita).

"Aa. Vv.
NIXON n°2
Arsenale
pagg. 120, Euro 15,00

Prodotto misterioso, a partire dal nome. Perché le menti migliori di una generazione di cartoonist italiani, riuniti in antologia costosa e patinata, pur se di estrazione indubitabilmente underground, dovrebbero scegliersi il nome di uno dei peggiori presidenti della storia americana?

Quale che sia il motivo, poco importa. Importa il fatto che dalle spesse pagine di questo maxialbo si intravede un orizzonte di fumetto pieno di energia, vitalità, in perenne movimento. Nixon è un’accozzaglia di vignette, strisce e illustrazioni, una rivista-madre capace di ospitare nel suo ampio ventre i lavori di un gruppo piuttosto eterogeneo di autori e disegnatori, provenienti dai quattro angoli dello stivale.
Al primo sguardo, Nixon genera confusione: inevitabilmente ci si perde tra deliri grafici tanto affascinanti quanto ermetici, che sembrano parlare un incomprensibile linguaggio destinato a pochi iniziati. Poi, ecco racconti relativamente più tradizionali, storie minimali con accenti autobiografici più o meno marcati, incursioni nei territori dell’horror, nonsense puro, crudeli teatrini cartoon. Eccezionale dal punto di vista estetico il cyberpunk (fuori stagione, e allora?) intitolato Industrial Freaks, non a caso opera di transfughi dello Shok Studio, sodalizio che a metà dei Novanta aveva cercato di dare una piccola scossa al dormiente panorama editoriale nostrano. E proprio al centro del volume c’è finalmente lui, Richard Nixon, photoshoppato in dodici cartoline.
Insomma, di carne al fuoco ce n’è. Anche se il lettore medio rischia di essere sommerso da tanta abbondanza, rimane il piacere di farsi sorprendere, pagina dopo pagina."

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